#incucinaconstuffer – Retroscena di una giornata top

Le esperienze più belle le misuro in quantità di emozioni.

Ecco qui siamo in alto nella classifica.

Da poco più di dieci giorni il blog ha spento la prima candelina e –  incredibilmente –  il compleanno l’ho festeggiato in una cucina, a Bolzano, in quella di Stuffer.

  

GetBready l’avevo aperto per praticità.

Nasce infatti dalla mia personalissima esigenza di ritrovare facilmente le ricette che sperimentavo, magari variandole, personalizzandole o anche no, e che poi immancabilmente mi dimenticavo. Della serie “Potrei rifare il Pan brioche dell’altra volta che era venuto bene!” “Aspetta ma quanto zucchero mettevo??” …

Certo alla base di tutto c’è una grande passione per la cucina (testimoniata dagli armadi colmi di riviste, ritagli di ricette, quaderni, fogli sparsi, libri…) e una piccola mania per l’incasellamento che ho e che ben si sposa con la gestione di un sito (purtroppo per me sono maniacalmente ordinata solo in questo).

L’11 maggio è stata una giornata speciale,

di quelle che ti fanno vibrare come solo una pacca sulla schiena di Cannavacciuolo sa fare (sono vigorosamente affettuose per intenderci). Sono quelle cose che nel piccolo ti infondono fiducia, perché sì la famiglia e gli amici più stretti ti coccolano con il loro supporto, ma quando il tuo lavoro viene apprezzato anche al di fuori della tua cerchia,un po’ ti convinci che stai facendo anche bene.

 

Ed è così che un’azienda che già conoscevo, che – giuro lo penso – fa tra le migliori basi di pasta sfoglia da frigo di quelle che ho mai provato, prima mi contatta per un educational day con ospite d’onore Misya, poi mi invita, insieme ad altre due foodblogger (Maria e Cristina), ad uno cooking show nella sede aziendale.

E soprattutto mi dice: “Questa volta cucini tu”.

Bello. Troppo bello.

In pillole, nel weekend appena trascorso ho imparato che:

  1. è meglio conoscere la direzione in cui vuoi andare prima, decisamente prima, di prendere la porta girevole di un hotel (confermi Maria?)
  2. lo stile pantera rosa è tornato alla ribalta a giudicare dagli outfit total pink del centro storico di BZ (e badate bene che mi riferisco a quelli maschili, da capo a piedi!)
  3. la distanza in km da casa mia a Bolzano non aumenta in proporzione al mio stato di agitazione, quindi in futuro posso partire un po’ più tardi di chi parte da Bologna (e non ho citato una città a caso).
  4. va bene che quando sono in ansia parlo in modo frenetico e a ruota libera, ma lo stesso avviene anche ai miei arti, quindi per una dimostrazione di cucina meglio optare per una ricetta che non richieda una decorazione super precisa se non voglio distribuire salsa come fosse acqua santa.
  5. a Lodi ho una nuova amica.
  6. non c’è lavoro più bello di quello che ti rende felice!

 

-> Grazie Stuffer, da voi ci si sente a casa

-> Grazie Injenia e grazie ai ragazzi delle riprese, che hanno cercato in tutti i modi di mettermi a mio agio

-> Grazie Mabka -senza lattosio (per le foto!) ma non solo, è stato bello conoscersi di più

Grazie a tutti voi che con un like, cuore o commento mi avete sostenuta

PS. #staytuned ricetta del cookingshow in arrivo!

Autore dell'articolo: Aurora

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