Cima ligure “a’ssìma”

Profumo di casa di inizio settembre.

Il tour degli ingredienti inizia al mattino: prima tappa al mercato del centro storico, poi dal macellaio di fiducia, a seguire nel pollaio ed infine nell’orto.

La sera la trovi sulla tavola della zia, tra le mille preparazioni che l’hanno tenuta orgogliosamente indaffarata tutto il giorno.

Si cena con la porta spalancata sull’aia, accarezzati da una gentile brezza.

 

DOSI PER 4-6 PERSONE
PRONTO IN 4 h e 30’ ( 15’ preparazione, 15’+2h cottura, 2 h riposo in frigorifero)

 

INGREDIENTI

3 cucchiai di olio extravergine d’oliva

1 cucchiaio di cipolla tritata

1 mazzetto (ca. 4 etti) di erbette tagliate a striscioline

2 cucchiaini di piselli (freschi o surgelati)

Sale q.b.

 

3 uova

2 cucchiai di Parmigiano

1 cucchiaino di pinoli

1 cucchiaino di maggiorana (fresca o secca)

 

1 sacca di vitello ca. 25×18 cm

2 uova

 

1 carota piccola

1 gambo di sedano

½ cipolla

Sale grosso q.b.

2 lt di acqua fredda

 

 

STEP 1: CUOCI LE ERBETTE

In una padella antiaderente metti a scaldare l’olio con il trito di cipolla.

Aggiungi quindi le erbette, i piselli, il sale e cuoci per ca. 15 minuti.

 

STEP 2: COMBINA IL RIPIENO

Trasferisci le erbette in una ciotola ed aggiungi le uova, il Parmigiano, i pinoli e la maggiorana.

 

STEP 3: RIEMPI LA SACCA

Aiutandoti con un cucchiaio, inizia a riempire la sacca di vitello con il ripieno.

Intervalla questa operazione inserendo nella sacca mano mano due uova intere, facendo attenzione a non rompere i tuorli. Una volta riempita la sacca (non troppo altrimenti in cottura scoppia) puoi chiuderla cucendola con ago e filo da cucina.

 

STEP 4: CUOCI LA CIMA

Trasferisci la sacca ben chiusa in una pentola con abbondante acqua fredda con la carota, il sedano, la cipolla ed il sale, quindi accendi il fuoco e falla bollire per 1 ora e mezza o due (in questo modo otterrai anche un ottimo brodo!).

 

STEP 5: PRESSALA E SERVILA

Una volta cotta, trasferisci la cima in un piatto. Sovrapponi alla cima un altro piatto e mettici sopra un peso; questo fa sì che la cima, schiacciandosi fra i due piatti, espella tutto il brodo in eccesso che ha assorbito in cottura. Lasciala quindi in frigorifero almeno un paio d’ore, poi tagliala a fette e servila.

 

CONSIGLIO: la cima si mangia rigorosamente fredda, magari accompagnata da semplici pomodori conditi. É un piatto furbo, può essere preparato con largo anticipo lasciando la padrona di casa libera di prepararsi prima della cena ;-).

 

#getBready& enjoy your meal

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Autore dell'articolo: Aurora

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